Il network internazionale dei vestiti di seconda mano ha sondato le tendenze future del fashion .
Millennial e Gen Z chiedono ai brand della moda e del lusso sostenibilità e slow fashion. È quanto emerge dall’indagine “The Smart Side of Fashion”, il primo rapporto semestrale condotto da Vestiaire Collective, il sito nato in Francia nel 2009 con l’obiettivo di offrire una piattaforma online di alta gamma in cui le persone possano acquistare e vendere abbigliamento e accessori di seconda mano di lusso in tutta fiducia.
Il report combina i dati della community internazionale della piattaforma con intelligence globale e ricerche di mercato per mettere in evidenza le tendenze attuali, in continua evoluzione, del comportamento dei consumatori. Come emerge dal report in merito alla sostenibilità, un sondaggio tra i consumatori ha riscontrato che il 37% degli utenti ha giudicato molto più interessanti i brand che stavano aiutando le comunità bisognose in tempo di pandemia. E Vestiaire Collective ha lanciato una raccolta fondi il cui ricavato è stato interamente devoluto a una rete di enti di beneficenza che hanno combattuto il virus sia a livello locale che internazionale.
Nel campo della moda, le tradizionali ragioni che spingono allo shopping di stagione sono state sostituite dall’esigenza di un abbigliamento comodo e facile da indossare, ideale anche per la nuova realtà dello smart working. Le vendite di abbigliamento comodo e sportivo di brand come Adidas (+71%) e Nike (+64%) sono aumentate significativamente. Anche il menswear continua a prosperare e sempre più uomini optano per la rivendita come modalità smart di gestire il proprio guardaroba: dall’ultimo trimestre, gli acquirenti maschili sono aumentati del +51% e i venditori del +90 per cento. Si è visto un aumento trimestrale delle vendite per volume di Tom Ford (+22%), Bottega Veneta (+15%), Polo Ralph Lauren (+14%).