L’elaborazione fatta dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e Promos Italia Scrl sulla base dei dati Istat che si riferiscono ai primi nove mesi del 2018 (ancora molto favorevoli prima della flessione dell’ultimo trimestre), permettono di comprendere anche la distribuzione del ‘pianeta’ moda in Italia in proiezione sui mercati esteri. Ne risulta che i maggiori esportatori italiani di moda sono nelle città di Milano, Firenze e Vicenza.
Milano è protagonista della moda italiana con 5,2 miliardi, un settimo circa del totale nazionale e una crescita del +6,4%. La segue Firenze con 4,3 miliardi (10,9% del totale, +6,4%) e da Vicenza con 3,3 miliardi (8,4%, +0,2%). Seguono Treviso, Prato, Reggio Emilia, Verona, Bologna, Biella, Como, Piacenza, Pisa e Bergamo. La Lombardia quindi è protagonista della moda con quasi 10 miliardi di export, che rappresenta circa un quarto del totale italiano, +3,6%. I prodotti lombardi che incrementano di più il loro export sono: le borse (+14,2%), le calzature (+10,6%) e la maglieria (+8,8%).
Bisogna investire di più per sostenere la forte crescita delle presenza italiana in Cina e Corea del Sud
La moda milanese e italiana è seguita soprattutto dalla stampa inglese (43% delle uscite, tra le testate The Economist e Financial Times per i temi finanziari, The Guardian, The Times, The Telegraph), da quella spagnola (23%: El Pais, La Vanguardia, El Mundo, ABC) ma anche dalla francese (Les Echos, Le Figaro) e dalla statunitense (15%: Wall Street Journal, New York Times, Washington Post, Bloomberg).
«La moda si conferma un settore trainante per l’export italiano – commenta Giovanni Da Pozzo, presidente di Promos Italia – Francia, Germania, Svizzera e Stati Uniti restano i mercati di riferimento per il fashion Made in Italy, ma stanno crescendo in maniera esponenziale Cina e Corea del Sud, in particolare per borse, calzature e articoli di abbigliamento. In questi paesi è necessario intraprendere azioni di sistema per consolidare questo trend favorevole e affermare ulteriormente il posizionamento dei nostri brand».