Fare il punto della situazione sull’offerta formativa nel settore fashion nel Paese. Questo l’obiettivo con cui nasce il “White Book, imparare la moda in Italia”, il volume nato da un’idea della Commissione Formazione del Tavolo della Moda e dell’Accessorio del Ministero dello sviluppo economico. Edito da Marsilio, il libro ha visto il coinvolgimento di scuole e istituti sia pubblici e privati, fornendo anche l’occasione per un dialogo tra due Ministeri, sviluppo economico e istruzione, sfociato nella creazione di un osservatorio permanente sulla formazione nella moda.
«La formazione è una parte della filiera moda nel Paese – ha spiegato Andrea Cavicchi, presidente del Centro di Firenze per la moda italiana che ha coordinato il lavoro – Il volume, frutto di un impegno collettivo, vuole fare una mappatura per capire cosa c’è a oggi e cosa bisogna promuovere nel Paese». Concetti ribaditi anche da Maria Luisa Frisa, direttore del corso di laurea in design della moda e arti multimediali all’Università Iuav di Venezia e presidente di Misa – Associazione Italiana degli Studi di Moda, che ha insistito poi sulla necessità di rendere il Paese più attrattivo per l’estero.
Il Tavolo della Moda e Confindustria Moda gli assi di un comparto fondamentale per il Made in Italy
La presentazione del libro è stata anche l’occasione per fare il bilancio dei due anni di attività del Tavolo della Moda, lanciato nel 2016. Il sottosegretario Mise, Ivan Scalfarotto, ha citato tra i risultati concreti ottenuti dall’iniziativa la nascita di Confindustria Moda, la federazione nella quale sono confluite tutte le associazioni del settore, e il successo di manifestazioni come Milano XL, che verrà tra l’altro riproposto il prossimo settembre con il tema della sostenibilità.
«Tra i risultati del Tavolo – ha ricordato Claudio Marenzi, presidente di Confindustria Moda – non dobbiamo dimenticare anche la collaborazione tra Milano e Firenze nella moda uomo», sottolineando anche come il comparto sia riuscito a tenere nonostante le difficoltà su scala internazionale».