Dopo Dolce e Gabbana, è Versace che irrita il Governo di Pechino vendendo una t-shirt sbagliata
Pensatevi se in piena crisi di Governo avessero scritto “Milano – LOMBARDIA” o “Venezia – VENETO”. Invece a Versace è scappato di scrivere sulla maglietta posta in vendita in Cina “Hong Kong – HONG KONG” e “Macau – MACAO”. Come se Lombardia e Veneto avessero l’autonomia alla quale taluni aspirano e come se Honk Kong e Macao non fossero parte integrante della Cina.
Oltretutto questo accade mentre quotidiane manifestazioni stanno sconvolgendo l’isola ex possedimento britannico. Nella maglietta di Versace erano stampati i nomi di varie città, tra cui capitali e altre grandi città europee e americane, con accanto la loro nazione di appartenenza. Macao e Hong Kong erano però indicati come stati indipendenti, nonostante alla fine degli anni ’90 le ex colonie europee siano tornate alla Cina.
Dopo la rivolta sui social, l’attrice cinese Yang Mi ha deciso di interrompere la cooperazione con Versace, accusando la casa di moda di voler attentare all’integrità nazionale.
Donatella Versace
su Fb
Mi dispiace profondamente per lo sfortunato, recente errore che è stato fatto dalla nostra azienda e che è attualmente in discussione su vari social media. Non ho mai voluto mancare di rispetto alla sovranità Nazionale della Cina ed è per questo che ho voluto chiedere personalmente scusa per tale imprecisione e per ogni problema causato. Stiamo verificando le azioni necessarie per migliorare il modo in cui operiamo giorno dopo giorno per diventare sempre più coscienziosi e consapevoli.
Versace ha fatto sapere di aver ritirato le magliette dai negozi il 24 luglio scorso e di averle poi distrutte.