Procede l’organizzazione della fiera milanese con una promessa-minaccia cinese: scarpe per tutti
L’auspicio è che la lotta all’attuale epidemia dovuta al coronavirus cinese abbia rapidamente successo, che la situazione torni alla normalità e che nulla osti alla presenza del Made in China, in programma dal 10 al 12 giugno agli East End Studios, nell’ambito del salone della scarpa Misaf di Milano.
Xiamoei Yin, general manager di Plum Solution, l’ente organizzatore della rassegna ha presentato il programma dell’esposizione cinese che quest’anno era preventivato fosse l’ospite d’onore della rassegna meneghina: «Siamo fiduciosi – ha detto – che le misure messe in atto a livello nazionale e internazionale permetteranno il regolare svolgimento della fiera».
Quest’anno in fiera saranno presenti 100 espositori, provenienti dalle principali zone produttive dello Stato come Zhejiang, Fujian, Guangdong, Sichuan, Shandong e Jiangsu, province che insieme rappresentano il 70-80% dell’export dell’intera produzione calzaturiera cinese. Xiomei Yin ha inoltre posto l’accento sui brand più noti tra i produttori che realizzano grandi volumi, che saranno presenti all’appuntamento di giugno: gli stand da visitare sono quelli di Baolite, Huadeli, Jacata, Kangnai, Ruian Hongre e Xidebao.
Secondo le statistiche doganali cinesi, da gennaio a novembre 2019 il valore totale delle importazioni e delle esportazioni di calzature cinesi ha raggiunto i 48 miliardi di dollari. Di questi, circa 43 miliardi sono rappresentati dalle esportazioni e poco più di 5 miliardi dalle importazioni.
Wang Ying
segretario
Camera di Commercio
Nazionale Cinese
per le calzature
A questa seconda edizione vogliamo evidenziare la qualità del comparto e i cambiamenti in ottica high-tech. Il nostro obiettivo è rendere il Misaf una piattaforma professionale, facilitando così la nascita di collaborazioni win-win a vantaggio di produttori, buyer, stilisti, brand, distributori ed e-shop.
Negli ultimi anni la quota di mercato della calzatura cinese in Italia è rimasta intorno al 15%. Oltre a mantenere il mercato europeo di fascia media desideriamo collaborare anche con design e brand europei promuovendo lo sviluppo comune e rispondendo alla mission del Misaf, che si traduce nello slogan “scarpe per tutti”.
Per questo vogliamo arrivare sul mercato con un prodotto global citizen che coniuga design, qualità e prezzo.