Un tesoretto “anti-crisi” di circa 7,3 miliardi di euro è a disposizione delle aziende della moda, un settore “resiliente” che rappresenta un “potente motore di generazione di ricchezza”. È quanto emerge dall’indagine realizzata da R&S di Mediobanca sulle ‘Aziende Moda Italia’ che comprende 135 società italiane, di cui 120 manifatturiere e 15 di distribuzione al dettaglio, con un fatturato di almeno 100 milioni nel 2013.
Secondo l’indagine, le società della moda appaiono decisamente più capitalizzate, rispetto a quelle della grande industria, con debiti finanziari pari a meno del 40% dei mezzi propri e addirittura meno del 9% per le dieci maggiori società del settore (143% il rapporto nella grande industria). “Fattore di rilievo – spiega R&S – è l’abbondanza delle disponibilità liquide, pari a quasi 4 volte il debito finanziario per le società ‘top’: un tesoretto per proteggersi dalla crisi e magari per realizzare qualche acquisizione”. In particolare, tutte le maggiori società hanno “più liquidità che debiti”. Nel 2013 i debiti finanziari erano pari all’8,6% del patrimonio netto e la liquidità, in crescita del 6,6% ammontava a 3,9 miliardi.