Per ora la collezione di moda “Tommy Adaptive” è riservata esclusivamente al mercato USA, ma il progetto di Tommy Hilfiger merita di essere celebrato per il suo alto valore, ben al di là del fattore estetico. Lo stilista, fin qui famoso per aver legato il suo nome alla splendida Gigi Hadid, ha deciso di proporsi sul mercato per una fascia di persone fin qui mai considerate dal fashion system: quelle con disabilità fisiche.
Il brand americano di proprietà di PVH Corp. ha infatti annunciato di essere pronto a lanciare una linea di abbigliamento per adulti costituita da capi con adattamenti strutturali e di modellistica studiati in base a differenti disabilità e concepiti apposta perché ogni modello possa essere indossato e sfilato facilmente. Creare abiti per disabili non è un mercato di nicchia: solo negli USA sono milioni i potenziali clienti che finora non sono mai stati presi in considerazione da nessuna griffe.
Sono state studiate le soluzioni più adatte per ridurre le difficoltà ad indossare i diversi capi
Si parla di cuciture strategiche, zip, velcro e chiusure magnetiche che vogliono azzerare le difficoltà di mettersi un vestito, per esempio, avendo a disposizione una sola mano e di orli adattati per permettere l’utilizzo di protesi gambali e plantari ortopedici.
Hilfiger descrive lo sforzo come parte dello step necessario di democratizzazione della moda, iniziato aprendo le sue sfilate al pubblico. Tommy Adaptive è costituita da 37 capi da uomo e 34 da donna, basati sullo stile grintoso della collezione sportiva, vale a dire denim, righe e una palette dominata da rosso, bianco e blu. Tommy Hilfiger ha sviluppato la linea dopo il successo ottenuto con il lancio, nel 2016, della prima capsule Adaptive per bambini disabili, nata in collaborazione con la fondazione “Runway of Dreams”.