La difficile situazione economica in cui versa l’Europa potrebbe colpire anche le case di moda. Lo dichiara in un’intervista Patrick Thomas, l’amministratore delegato di Hermes, marchio francese di alta moda: «L’inizio del 2012 è andato bene, ma il trend è negativo. Dobbiamo stare attenti: la situazione europea non è delle migliori». Per il futuro, Hermes non teme un crollo della domanda, anche perché i propri prodotti sono venduti soprattutto in Cina e i tassi di crescita dell’azienda ad aprile scorso vanno di pari passo con quelli dell’inizio dell’anno.
Nel primo trimestre del 2012, Hermes ha registrato un aumento delle vendite pari a +21,9% su di un impressionante giro d’affari di 776,9 milioni di euro. La crescita è avvenuta sia nei negozi di proprietà del Gruppo (+17% a cambi costanti) sia nei canali grossisti (+19,7% a cambi costanti), che hanno beneficiato di una domanda robusta. Tutte le regioni geografiche hanno contribuito all’aumento delle vendite, sostenute in particolare dai negozi aperti o ristrutturati nel secondo semestre del 2011: Asia, escluso il Giappone (+22%); Francia (+14%); resto d’Europa (+27%); America (+11%); e Giappone (+8%). E tutti i settori hanno contribuito a questo successo, dalla moda pronta agli accessori, con una particolare prevalenza dellla gioielleria. Per quanto riguarda i profumi, dopo l’introduzione di Voyage d’Herme’s Parfum, l’aumento e’ stato del 19%.
E se anche le prospettive future nel comparto moda non sono rassicuranti, la Regione Lombardia si è impegnata nella promozione e nel sostegno di nuove imprese operanti nel settore con il bando ‘Start up moda’ pubblicata sul Bollettino ufficiale di Regione Lombardia (Burl). La Regione metterà a disposizione delle nuove imprese esperti comprovati del settore, per sostenere con professionalità le nuove imprese nel loro percorso di crescita.