Nel 2019 gli acquisti online in Italia supereranno i 31,5 miliardi di euro facendo registrare un +15% sul 2018): i prodotti avranno un incremento del +21%, arrivando a 18,2 miliardi, mentre i servizi raggiungeranno i 13,3 miliardi aumentando del +7%. Queste le stime fatte dall’Osservatorio e-commerce B2C-Consorzio Netcomm/School of management del Politecnico di Milano.
«L’incremento stimato per quest’anno – ha detto Roberto Liscia, presidente di Netcomm – è coerente con il trend in essere, nonostante solo il 44% degli italiani acquisti online contro la media europea del 68%». A livello merceologico, il comparto di Informatica ed elettronica resta uno dei più performanti con un +18% per oltre 5 miliardi, seguito dall’abbigliamento in aumento del +16%, pari a 3,3 miliardi. «Negli ultimi 12 mesi – ha precisato Liscia – il 54% dei clienti online ha comprato abbigliamento o accessori, oppure mobili o complementi d’arredo. È la percentuale più elevata fra gli atti d’acquisto dei vari settori ed è un primato degli italiani».
Il negozio fisico resta importante, ma a crescere di più sono gli acquisti di moda fatti online
Se gli strumenti di marketing sono fondamentali per generare l’acquisto, è altrettanto indispensabile il supporto del punto vendita fisico. Infatti il 26,9% della spesa online è diretta conseguenza dell’invio di e-mail, sms e notifiche via app ai consumatori, ma resta molto importante anche la visita in negozio che è determinante per il 18,4%. Sorprendentemente bassa l’incidenza della pubblicità che si fermerebbe solo all’11%.
«I negozi saranno sempre più strategici, soprattutto nel fashion. Anche se il loro ruolo cambierà in modo radicale – spiega Roberto Liscia – Il 76% di chi compra moda cerca informazioni online e il 73% confronta le differenti opzioni d’acquisto: in quest’ottica i punti vendita diventano un touchpoint primario».