Un documento FmI-Confcommercio inviato al Mise con le proposte per rilanciare il settore retail .
Federazione moda Italia-Confcommercio esprime preoccupazione per i riflessi della crisi di Governo, lo scioglimento dele Camere e le prossime elezioni di settembre sul mondo delle imprese commerciali del fashion retail e sui cittadini.
«La situazione è difficile per le imprese della moda – ha dichiarato il presidente nazionale di Federazione moda Italia-Confcommercio, Giulio Felloni – E siamo perfettamente consapevoli che sarà ancor più complicata nel prossimo futuro a causa della costante crescita dei prezzi energetici e, di pari passo, dell’inflazione, che rischiano di creare insopportabili problemi alle tasche degli italiani e di mettere in ginocchio l’intera filiera della moda. Occorre agire e non pensare solo all’ordinario. Serve una forte responsabilità delle forze politiche e del Governo».
«Per questo, dopo il tavolo della moda e nella consapevolezza di essere entrati in un periodo di gestione degli affari correnti – prosegue Felloni – abbiamo inviato al Mise una serie di proposte concrete per dare un nuovo impulso all’economia della moda in forte sofferenza e, ad oggi, minimamente ristorata nonostante le grandi perdite. Le priorità che Federazione moda Italia reputa urgenti per imprese e cittadini riguardano gli interventi sulla riduzione del caro energia, del cuneo fiscale nonché dell’aliquota massima dell’Iva del 22 per cento su abbigliamento, calzature, pelletteria, accessori e articoli sportivi. Questo al fine di sostenere il potere di acquisto dei consumatori».
Ulteriori temi legati al rilancio del fashion retail indicati da Federazione moda Italia sono la valorizzazione e il sostegno dei negozi storici e gli incentivi all’apertura dei negozi di moda con particolare attenzione alle imprese di giovani e femminili, anche creando facilitazioni per il passaggio generazionale e la cessione di azienda o rami di azienda per dare continuità alle attività di famiglia o anche favorire l’inserimento di soggetti terzi.
Altre misure suggerite riguardano gli incentivi per la trasformazione digitale del retail della moda e la formazione per giovani su sartoria e retail.