Una stima dice che la più famosa delle marche di calzature sportive venda nel mondo 25 paia di scarpe al secondo! Un mercato che nel 2025 potrebbe arrivare a superare i 95 miliardi di dollari ma che pone qualche problema ambientale visto che è sempre più elevata la percentuale di materiali sintetici di derivazione plastica che compongono questo tipo di calzature.
Le aziende di tutto il mondo stanno quindi cercando alternative sostenibili e il panorama, anche senza fare i nomi dei singoli marchi, è particolarmente variegato. Ed alcune soluzioni stanno trovando concreta attuazione, pur se appaiono fantascientifiche. Come ad esempio l’uso dei fondi di caffè riciclati: scarpe unisex realizzate con una fibra da una base con almeno il 50% di caffè e una tomaia realizzata in polietilene tereftalato (PET) riciclato. La suola, in gomma naturale, rende queste scarpe completamente vegane e cruelty-free. Altrettanto si può dire dell’idea spagnola di produrre sneakers dalle foglie di ananas, già proposte da un grande marchio in una collezione per uomo, oppure di quella tedesca di usare un materiale, molto simile alla pelle scamosciata, partendo dal fungo non commestibile Fomes Fomentarius.
- Agricoltura
-
In primo piano
-
In primo piano
-
In primo piano
-
- Innovazione
-
In primo piano
-
In primo piano
-
In primo piano
-
- Energia
-
In primo piano
-
In primo piano
-
In primo piano
-
- Acqua
-
In primo piano
-
In primo piano
-
In primo piano
-
- Territorio
-
In primo piano
-
In primo piano
-
In primo piano
-
- Sostenibilità
-
In primo piano
-
In primo piano
-
In primo piano
-
- Made in Italy
-
In primo piano
-
In primo piano
-
In primo piano
-
- Tutela del consumatore
-
In primo piano
-
In primo piano
-
In primo piano
-
- CHI SIAMO
- Servizi
Seleziona Pagina