Otto i brand del fashion che si trovano tra le cinquanta catene commerciali più ricche del mondo
Nella classifica annuale ‘Top 50 Global Retailers’ che indica quelle che sono le più ‘ricche’ attività commerciali al mondo, il comparto della comparto della modo aumenta la sua presenza con due nuove entrate e questo pur se i dati si vendita sono stati rilevati nel 2020, anno di piena pandemia e di lockdown.
Ovvio che in queste condizioni siano stati favoriti i negozi di generi di prima necessità, gli alimentari in testa a tutti: ugualmente, la ‘pattuglia’ della moda è cresciuta e conto ora 8 tra le 50 maggiori catene di vendita mondiale. La classifica è stilata dalla National Retail Federation (Nrf), l’organizzazione dei commercianti statunitensi e da Kantar Group, società di analisi dei dati e consulenza sul marchio con sede a Londra.
Requisito per l’ingresso nella graduatoria anche il peso del business su scala internazionale, con una presenza almeno in tre Paesi.
Detto della conferma al primo posto assoluto dei grandi magazzini Walmart (11.847 negozi in 27 paesi), tra le aziende del fashion troviamo al primo posto il colosso svedese H&M che occupa la 21esima posizione assoluta. Seguono Tjx, Fast Retailing (casa madre di Uniqlo che scende dalla 25esima alla 42esima posizione), Inditex (anch’essa in discesa da18esimo al 36esimo posto), Decathlon, C&A e Zalando. In classifica anche Sephora, l’insegna beauty di Lvmh, che balza in avanti al 32° posto.
Ma se questi sono i negozi fisici, Parigi ha ospitato la prima ‘settimana della moda’ svoltasi nel metaverso. Vi hanno partecipato oltre 60 brand che hanno mostrato 500 nuovi outfit.
Il tutto nel mondo virtuale, quindi con le sfilate in passerella ed il pubblico in sala che era composto da avatar con abbigliamento Nft. La piattaforma di realtà virtuale era costruita sulla base della tecnologia blockchain che garantisce che l’abbigliamento sia non-fungibile, cioè unico e non duplicabile.
Sono stati creati distretti e centri commerciali progettati appositamente per gli eventi di questa prima settimana della moda e queste strutture virtuali resteranno la base per nuove esperienze di vendita anche nel settore della moda.