C’è una passerella sempre più importante per chi opera nel settore della moda ed è quella online. Lo spiega la ricerca “Moda e tendenze nel retail online: una nuova passerella per i marchi della moda” resa nota dalla Insight Unit di Tradedoubler, azienda europea leader nel performance marketing. Lo studio è stato condotto in otto paesi europei che in totale rappresentano l’89% del bacino di utenti online del continente, e ha incluso l’Italia.
Secondo questo studio, le abitudini di ricerca e di acquisto degli appassionati di moda stanno cambiando così tanto che in futuro boutique, negozi monomarca e store di moda dovranno adottare nuove strategie per non perdere clienti. A ciò si aggiungono le nuove opportunità offerte dall’utilizzo crescente di smartphone e cellulari, delineando nell’insieme uno scenario tanto complesso quanto ricco di possibilità.
La tendenza più importante rilevata dallo studio riguarda la maggiore propensione dei consumatori ad acquistare prodotti moda online. Il 56% dei consumatori italiani interpellati ha dichiarato di acquistare online prodotti fashion almeno una volta al mese. Di questi, il 48% lo fa anche via tablet, e il 34% con lo smartphone. Il dato è anche maggiore rispetto alla percentuale rilevata per tutti i paesi coinvolti dalla ricerca (51% a livello globale).
Moda e web: si guarda in negozio e si compra su internet
La quota di italiani che dichiara di fare acquisti di moda nei negozi tradizionali almeno una volta al mese è più alta (siamo al 70%) ma è possibile che la percentuale di chi usa i canali digitali salga presto, perché ben il 41% degli ha dichiarato che oggi acquista moda online più di un anno fa. Classici argomenti a favore dell’acquisto di moda nei punti vendita sono la possibilità di prendere ispirazione da ciò che si scopre al momento e il piacere dell’esperienza di fare shopping. Questi elementi sono ancora molto importanti: infatti, l’81% degli intervistati ha dichiarato che è più probabile che cerchi ispirazione nei negozi, mentre il 65% si rivolge anche ai siti web (una percentuale più alta della media complessiva di tutti i paesi coinvolti nello studio, che è il 48%).
Ma scoprire qualcosa che piace non garantisce più che l’eventuale acquisto si completi in negozio, perché i consumatori sono sempre più attenti ai prezzi e utilizza in particolare i canali tipici del performance marketing, come siti di comparazione prezzi, siti per scaricare codici sconto, offerte del giorno, rimborsi. Il 41% dei consumatori italiani coinvolti nello studio ad esempio utilizza i siti di comparazione prezzi nella ricerca di un prodotto fashion da acquistare: e dalla ricerca all’acquisto, il passo può farsi breve, se si considera che il 68% delle persone coinvolte nella ricerca è abituata ad usare lo smartphone direttamente in negozio per verificare se un prodotto (di qualsiasi tipo, non solo moda) si trova altrove oppure online a un miglior prezzo.
Moda e web: a rischio i negozi monomarca
«La crescente importanza degli acquisti fatti online indica che per le aziende della moda è fondamentale rendere ancora più ispirazionale l’esperienza di ricerca online e abbreviare il percorso che porta all’acquisto – spiega Vittorio Lorenzoni, Regional Director di Tradedoubler – Secondo la nostra ricerca, nei vari paesi europei in media il 69% dei consumatori si informa sui trend della moda consultando blog e pagine dedicate a questo tema; è una percentuale superiore a quella dei consumatori che invece cercano ispirazione in negozio. E quasi la metà degli intervistati, il 47%, quando ha voglia di shopping si rivolge in primis a canali focalizzati soprattutto sul prezzo. Se attraverso i canali e gli strumenti del performance marketing si riesce ad offrire ispirazione ai clienti, si ha una possibilità in più per agganciarli e guidarli verso l’acquisto, con un’esperienza totalmente online”.
Per i retailer e per i negozi a marchio la crescita dell’online può essere un rischio se i consumatori usano il negozio solo per vedere dal vivo i prodotti, ma li acquistano online o in un negozio concorrente che li offra a condizioni migliori, grazie alle indicazioni trovate cercando sul web. E’ una tendenza molto concreta, perché oltre la metà degli interpellati nella ricerca lo ha già fatto: il 52% ha visto un prodotto nel punto vendita e lo ha comprato su web, il 69% è andato in un punto vendita di un altro retailer.