I giovani vogliono lavorare nel settore della moda: lo dice una ricerca condotta sui nati tra il 1980 e il 1994 e quelli nati dopo il 1995. Più del 60% degli intervistati vorrebbe lavorare in un’azienda di moda perché giudicano il comparto esclusivo, dinamico, con un ottimo potenziale futuro. C’è poi un buon 30% perché la moda è la loro passione.
Lo studio è stato svolto dall’Osservatorio sulle prospettive e aspettative at work 2018 di PwC e si è concentrato su un campione di 2.400 giovani. Sia i Millennials che gli appartenenti alla Generazione Z credono che lavorare in un’azienda di moda possa dare loro numerosi benefit (17%), inoltre credono che il settore sia ideale per fare nuove conoscenze importanti in ambito lavorativo e per partecipare ad eventi esclusivi. Il 28% degli intervistati inoltre ha affermato che in tal modo pensa di avere un buon salario, il 26% buone possibilità per il futuro, il 22% una stabilità lavorativa.
Il problema è quello di una professionalità innovativa che è tutta da costruire (e in fretta!)
Bisogna anche dire che anche sull’altro fronte, quello delle aziende, il settore si appresta a cambiare volto: nei prossimi anni infatti si assisterà ad una vera e propria rivoluzione con circa 55mila persone che abbandoneranno le aziende di moda grazie alla “quota 100” per far posto ai nuovi arrivati.
Le azienda di moda dovranno così cercare persone competenti, che abbiano spirito di abnegazione e alcune specifiche di sartoria, prototipia e comunicazione digitale, skills sempre più difficili da trovare nei giovani d’oggi. Proprio per tale motivo la Camera della Moda Italia sta studiando un piano e ha avviato un tavolo di lavoro che si occupa delle prospettive della formazione per il futuro.