La conferma viene dalla classifica “BrandZ Top 30 Most Valuable Italian Brands 2019” stilata da WPP e Kantar, società di consulenza e marketing data: il valore del Made in Italy continua a crescere a doppia cifra, anno dopo anno, ed il merito è, soprattutto, del segmento lusso. Secondo la stime fatte, i marchi italiani hanno aumentato il loro valore del +14% negli ultimi 12 mesi raggiungendo quota complessiva di 96,9 miliardi di dollari.
A trainare la classifica è Gucci, che si distingue come il marchio italiano di maggior valore raggiungendo i 24,4 miliardi di dollari di brand value, in progressione del +50% rispetto allo scorso anno. Seguono il marchio fiorentino, le altre grandi maison tricolori quali Prada, Armani e Fendi, ai quali si aggiungono anche Bottega Veneta, Salvatore Ferragamo e Bulgari. I sette marchi in classifica sono considerati all’estero rivoluzionari, giocosi e divertenti ed hanno una portata di respiro internazionale con esposizioni oltre confine mediamente superiori al 90%.
I marchi tricolori dell’agroalimentare sono una garanzia riconosciuta a livello internazionale
Dopo il lusso, il settore alimentare occupa il secondo posto per valore. La presenza di Kinder (numero 4), Nutella (numero 8), Ferrero Rocher (numero 11) Barilla(numero 26), Lavazza (29) e Campari (30) dimostra l’efficacia degli imprenditori italiani che hanno saputo trasformare le proprie insegne in colossi internazionali.
Il settore delle telecomunicazioni, terzo nel ranking, è sempre più competitivo in Italia, con una crescita della industry del +12%, con marchi come TIM (9,41 miliardi di dollari), Wind, e l’unico nuovo brand entrato nella Top 30 di quest’anno, Fastweb (891 milioni di dollari). Segue l’energia con Enel e A2A, che rappresentano insieme il 9% del valore della Top 30. Nell’automotive, per i consumatori Ferrari (numero 5,+36%) è sinonimo di audacia, passione, esclusività, energia e potere mentre Fiat (numero 20) è considerata il volto più accessibile e friendly dell’industria automobilistica italiana.