I giudici del tribunale di Milano hanno deciso di rigettare le accuse lanciate dal gruppo Gucci all’americano Guess dichiarando «la nullità di alcuni suoi marchi aventi il disegno Flora e hanno escluso qualsiasi diritto di esclusiva sul logo». Da tre anni è battaglia legale tra il colosso Gucci e la Guess, che si stanno contendendo la titolarità del marchio raffigurante la lettera G. Il marchio per la sua semplicità rappresenterebbe, nella consapevolezza collettiva, sia il logo distintivo dell’americana Guess, sia – e da molto tempo prima – quello dell’azienda di abbigliamento Gucci, fondata da Guccio Gucci nel 1921 e adesso gestita dal gruppo francese di Francois Pinault.
Appresa la notizia del tribunale milanese, i legali di Gucci hanno fatto sapere che la battaglia non finirà qui e che continuerà finché ci sarà l’opportunità di far valere i propri diritti. Una battaglia che non sarà affatto semplice ma che lascia qualche speranza se si guarda ai precedenti. Difatti, già in passato una sentenza emessa negli Stati Uniti, che vedeva ancora protagoniste le due griffe della moda, condannava la Guess a un risarcimento milionario. Con la sentenza di Milano, quell’esito è stato ribaltato.
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