Il comparto della moda maschile italiana dovrebbe archiviare il 2014 in lieve crescita: secondo i dati elaborati da Sistema Moda Italia (Smi) e diffusi alla vigilia di Pitti Uomo 87 a Firenze, dopo stagioni con il segno meno, il fatturato dovrebbe vedere un incremento del +1,2%, portandosi a poco più di 8,6 miliardi di euro. Ancora una volta si registra una arretramento della domanda interna (-4,3%), mentre in terreno positivo è il mercato estero, in particolare extra-europeo. Il trend positivo dovrebbe proseguire anche nel 2015 con una ripresa anche del mercato nazionale stimata in un +2,3%.
Per i dodici mesi si stima una crescita delle vendite oltreconfine pari al +5,1%, corrispondente a poco più di 5,5 miliardi di euro. L’import ha sperimentato un deciso recupero pari al +8,8%, per un totale di quasi 3,7 miliardi. Proprio a fronte del significativo rimbalzo delle importazioni di prodotti dall’estero, il valore della produzione è tornato a calare (-2%). Sistema Moda ha analizzato nel dettaglio i dati da gennaio a settembre 2014: con riferimento agli sbocchi della moda uomo Made in Italy è soddisfacente la performance dei mercati extra-Ue (+6,1%). Se si guarda alle performance per linea di prodotto, si registra un’evoluzione positiva dell’export per tutte le principali merceologie, ovvero vestiario esterno (+4,5%), maglieria (+4,6%), camiceria (+8,2%) e abbigliamento in pelle (+13,1%). Perde ancora terreno il fatturato estero delle cravatte (-5,9%).