‘Cangiari’: è questo il filo del primo marchio italiano di moda etica di fascia alta della legalità che cuce Locri e Milano, unendo economia, etica e legalità. Nato dal gruppo cooperativo Goel, che raccoglie diverse imprese sociali in Calabria, ‘Cangiari’ sarà sostenuto dalla Fondazione Cariplo, Borsa Italiana e London Stock Exchange attraverso l’Ipo solidale, una forma di sostegno a progetti sociali e culturali attenti all’occupazione giovanile e di persone fragili, promossi da enti non profit.
«’Cangiari’ – spiega Vincenzo Linarello, presidente del gruppo cooperativo di imprese sociali Goel – in dialetto calabrese significa cambiare ed è proprio il messaggio di cambiamento che noi vogliamo diffondere per il riscatto di una terra, la Calabria, fatta di ore passate ai telai e di mani ormai stanche capaci ancora di creare tessuti unici».
Tuttavia, l’etica non è il punto di arrivo per ‘Cangiari’. «L’etica – sottolinea Linarello – non può accontentarsi di essere giusta, ma deve anche essere efficace. I negozi, infatti, non devono scegliere i nostri capi perché sanno che facciamo parte di una cooperativa sociale che lavora per riscattare la Calabria, ma perché sono belli e meritano di essere scelti e acquistati».
Riscatto calabrese: un negozio a Milano e l’aiuto inglese
«Dietro le creazioni di ‘Cangiari’ – continua il presidente Vincenzo Linarello – oltre al rumore antico dei telai in legno c’è la volontà di dare lavoro alle donne calabresi e ricordare che questa terra soffocata dalla ‘ndrangheta ha urgente bisogno di cambiare. Stiamo parlando di un’operazione di salvataggio culturale dove la nostra cooperativa di donne, nella Locride, ha imparato a tessere e a programmare il telaio guardando il lavoro delle anziane tessitrici locali, fatto di esperienza e maestria allo stesso tempo”.
E dai tessuti calabresi si passa alle sfilate di Milano con lo showroom realizzato a viale Montesanto, in un bene confiscato alla ‘ndrangheta. “La mafia – avverte Linarello – si combatte denunciandola e costruendo delle alternative concrete. E i locali di Milano lo dimostrano pienamente, così come l’Ipo solidale. L’essere stati inseriti nel catalogo del programma della Fondazione Cariplo e Lseg Foundation rappresenta una grande opportunità per il nostro marchio di entrare in contatto con aziende quotate in Borsa, un’occasione di relazionarci con il mondo economico classico. In una parola, di ‘cangiari’ veramente».