Secondo un’indagine di Confesercenti Swg, il banco di prova dei saldi di inizio anno ha avuto un esito positivo: la spesa media è stata di 122 euro a persona e di circa 280 euro a famiglia, fino ad un massimo di 362 euro a Milano secondo le stime di FederModaMilano. In pratica tutti i negozi di moda, calzature accessori e prodotti tessili hanno deciso di effettuare dei ribassi mentre il 47% degli italiani si è detto intenzionato a fare almeno in acquisto, a cominciare dalle calzature e dalla maglieria.
Confesercenti parla di “andamento positivo delle vendite nei primi dieci giorni di saldi” e sottolinea l’incremento registrato nei confronti del 2018. Ma resta la preoccupazione per la crescente concorrenza dell’e-commerce e dei saldi ‘anticipati’ del black friday che negli ultimi anni è progressivamente entrato tra le abitudini degli italiani. Un consumatore su tre ha acquistato a novembre approfittando degli sconti del Black Friday e del Cyber Monday.
Ma per i piccoli commercianti il 2018 si chiude con tante preoccupazioni e negozi che chiudono
L’analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio e l’indagine “Special Black Friday 2018”, realizzata in collaborazione con Format research, dice che nel ‘venerdì nero’ la spesa per la quasi totalità dei consumatori (96%) non ha superato i 300 euro; il 34,9% dei negozi è stato visitato da nuovi clienti, ma per il 57,7% delle imprese non ci sono stati incrementi di vendite.
Risultato? «Il 2018 si chiuderà ancora col segno meno per le piccole imprese del commercio al dettaglio – ha sottolineato la presidente di Confesercenti, Patrizia De Luise – e questo avrà ulteriori contraccolpi sulle chiusure dei negozi e sui livelli occupazionali delle imprese. Anche le vendite di Natale, seppure positive, sono state sotto le attese, mentre i saldi invernali di fine stagione sono l’ultima boccata di ossigeno per le imprese, che cercano l’inversione di tendenza dopo l’ennesimo anno deludente».