Brutti segnali da Milano per il settore delle calzature. Evidentemente condizionata dalla situazione dell’area russa, dalla svalutazione del rublo e dalla crisi con l’Ucraina ‘the MICAM’, la maggiore esposizione fieristrica al mondo per il settore della scarpa, ha fatto registrare quest’anno un calo di visitatori. Complice anche, nell’ultimo giorno della manifestazione, lo sciopero nazionale del trasporto pubblico.
I dati finali della rassegna alla Fiera di Milano registrano per il 2014 solamente 33.372 presenze, di cui 17.602 operatori stranieri. Nell’edizione di marzo 2013 i visitatori erano stati oltre 35.000.
A questo segnale negativo si aggiungono anche le dichiarazioni di Gimmi Baldinini, proprietario della omonima maison di calzature: «Chi vuole crescere va all’estero. In Italia si può soltanto andare male. I gioielli nazionali se ne vanno. Che altro potrebbero fare?» annunciando in questo modo l’intenzione di vendere il 35% della società. «In Italia non c’è prospettiva – continua Baldinini – Le aziende vendono una parte delle loro quote. O anche tutta la società. Non c’è nulla di male. Da noi è tutto complicato: è normale che venga venduta una parte o anche tutta». L’operazione di vendita verrà conclusa «entro la fine dell’anno, sicuramente» spiega Baldinini.
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