Due tra le più importanti holding del mondo della moda internazionale, Lvhm e Kering, che detengono marchi che vanno da Christian Dior a Saint Laurent, passando Louis Vuitton o gli italiani Fendi, Loro Piana, Gucci, Bottega Veneta, hanno detto “no” alle modelle troppo giovani e magre per le loro campagne pubblicitarie e per le sfilate.
La decisione dei due giganti del fashion è arrivata per contrastare le critiche legate all’incoraggiamento dell’anoressia. Lvmh e Kering hanno firmato un documento in cui “si garantisce la buona salute delle modelle” e che vieta di ingaggiare giovani sotto i 16 anni per servizi per adulti o per eventi. Vengono escluse dalla selezione la taglia 36 per le donne e la 46 per gli uomini; le agenzie di casting dovranno presentare modelle che vestano almeno la 38 e modelli con la 48. La Carta è stata annunciata alla vigilia dell’avvio della settimana della moda newyorchese e sarà d’ora in poi adottata in tutto il mondo.
L’impegno è quello di garantire condizioni di lavoro accettabili anche per giovanissime/i
L’attenzione è rivolta verso le condizioni di lavoro di modelle e modelli; questi dovranno tra l’altro presentare un certificato medico attestante salute e idoneità al lavoro. Oltre alla barriera sulle taglie, i due gruppi multinazionali affermano che i loro marchi saranno tenuti a mettere a disposizione delle modelle uno psicologo/terapeuta durante l’orario di lavoro. Inoltre per soggetti tra i 16 e i 18 anni saranno vietati orari di lavoro tra le 22 e 6, e sarà obbligatoria la presenza di un accompagnatore o di un tutore, che dovrà alloggiare nella stessa struttura della modella. La carta cofirmata da Kering e Lvmh richiede alle agenzie di assicurare che le modelle e i modelli assolvano i propri obblighi scolastici.