L’industria italiana del tessile-moda chiude il 2017 al di sopra delle aspettative: l’aumento del fatturato arriva al +2,4% sul 2016 a quota 54,1 miliardi di euro, quindi ben +0,6 punti percentuali rispetto alle stime di una crescita del +1,8% che erano state diffuse a giugno. Ed il trend appare favorevole anche per il primo semestre 2018: in particolare, il fatturato totale è atteso in crescita del +2,6% rispetto al primo semestre 2017. La stima è di Sistema Moda Italia e LIUC (Libera Università Carlo Cattaneo di Castellanza), che indicano in particolare un incremento del +2,2% per il tessile e del +3% per l’abbigliamento moda.
Per quanto riguarda l’export, è prevista una crescita del +3,1% nel periodo tra gennaio e giugno 2018, mentre l’import del Tessile-moda dovrebbe aumentare del +2,4%, con un saldo commerciale del +4,8%. Sul fronte del numero delle aziende attive e su quello occupazionale, il settore Tessile-moda sembra aver trovato un nuovo equilibrio sul piano strutturale a seguito dei significativi processi di downsizing conseguenti le crisi del 2005 e del 2009. Le aziende sono stimate sostanzialmente stabili, mentre gli addetti dovrebbero mantenersi in recupero, con una variazione pari al +0,2%.
Ratificati i nuovi vertici del Sistema Moda Italia: Marino Vago succede a Claudio Marenzi
I dati sono stati diffusi a Milano in occasione dell’assemblea annuale di SMI, la federazione del tessile moda aderente a Confidustria, nel corso della quale è stata ratificata la nomina di Marino Vago a nuovo presidente ed è stata presentata la nuova squadra dei vicepresidenti.
Sergio Tamborini, del gruppo Marzotto, sarà vicepresidente vicario con delega alla politica industriale; Andrea Taborelli di Taborelli avrà la vicepresidenza per la tesoreria, tracciabilità e filiera; Ercole Botto Poala di Reda si occuperà delle manifestazioni fieristiche; Roberto Grassi di Alfredo Grassi avrà la delega alle sezioni merceologiche; mentre Carlo Palmieri di Pianoforte holding avrà quella per il mezzogiorno.