Il 24 ottobre, la Regione Lombardia presenterà, a chiusura dell’Expo 2015, un “piano d’azione” per la lotta contro la contraffazione alimentare, con l’obiettivo di coinvolgere tutte le istituzioni nazionali ed internazionali, Onu compresa. Lo ha annunciato il Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, durante il forum Ambrosetti, agli organizzatori del quale, ha commissionato la redazione dell’action plan.
Maroni ha ricordato che il cosiddetto “italian sounding”, cioè l’insieme dei prodotti alimentari che evocano l’italianità senza essere Made in Italy, vale 60 miliardi di euro, il doppio delle esportazioni agroalimentari italiane, ed è cresciuto del 180% in dieci anni. «La lotta alla contraffazione – ha continuato Maroni – insieme alla sicurezza, alla qualità e alla disponibilità del cibo per tutti, è la principale eredità immateriale che vogliamo ci lasci Expo». Da qui deriva la necessità di dare concretezza alla tutela del consumatore e alla sicurezza alimentare contro i prodotti che, non solo danneggiano l’immagine e le filiere produttive italiane, ma che potrebbero contenere sostanze nocive. «Dobbiamo partire dalla Commissione europea, con regole più stringenti – ha concluso Maroni – Parmizan e Prosek non ci saranno più. Se il governo italiano, i Paesi e la Commissione Ue si muovono insieme a noi, tutto ciò non è sogno né un’utopia».