L’industria della moda è responsabile di 1.715 milioni di tonnellate di emissioni annue di CO2, produce circa 92 milioni di tonnellate di rifiuti solidi all’anno e consuma 79 miliardi di metri cubi di acqua per la produzione di capi di abbigliamento: è insomma uno dei settori industriali più inquinanti al mondo. Ma ora, grazie al progetto WEAR finanziato dall’UE, un processo innovativo potrebbe arrivare a trasformare una collezione di capi d’abbigliamento essenziali in nuovi materiali completamente biodegradabili.
«Abbiamo progettato – spiega la partner del progetto Sabinna Rachimova, fondatrice del marchio di moda “Sabinna” – una collezione limitata di capi essenziali del guardaroba, concentrandoci su indumenti che quasi tutti possiedono e indossano nella vita di tutti i giorni, come bomber, jeans o camicie realizzando un prodotto che fosse sostenibile e riciclabile». I materiali utilizzati nella collezione, cotone e viscosa, sfruttano appieno i processi di produzione e di riciclo circolari: al termine della vita dell’indumento, i materiali utilizzati potranno essere sciolti e trasformati in nuovi materiali che verranno trasformati in imballaggi per indumenti, etichette, interni di negozi e una serie di altre applicazioni.
La nuova tecnologia permette oltretutto di risparmiare molta dell’acqua consumata per gli abiti
L’innovativa tecnica dei partner del progetto si basa su una semplice reazione chimica organica. Usando processi chimici non tossici, gli indumenti vengono sciolti, trasformati in fibre di cellulosa e riformati in nuovi materiali a base di cellulosa al 100%. I nuovi materiali creati, completamente riciclabili e biodegradabili, vengono successivamente compressi in fogli flessibili simili a carta velina, carta, cartone, plastica e persino legno.
La collezione limitata dimostra che le pratiche sostenibili sono possibili senza dover scendere a compromessi sull’estetica. Grazie al nuovo metodo del team, tutti i designer che creano abiti realizzati al 100% in cotone o viscosa potranno garantire che i propri indumenti verranno riciclati. I capi in cotone e viscosa possono persino essere recuperati dalle discariche e trasformati in materiali puliti e biodegradabili.