Edoardo Imperiale, Direttore Generale della Stazione Sperimentale per l’Industria delle Pelli e delle Materie Concianti, ha annunciato che è arrivato il via libera di Invitalia per rilanciare in Campania il settore delle pelli e del cuoio. Lo ha fatto in occasione della presentazione del nuovo “Incubatore sull’Economia Circolare” nell’ambito della “Giornata nazionale della Bioeconomia”. «Si sono poste le basi – ha detto Imperiale – per la costituzione di un contratto di rete con le imprese delle pelli e del cuoio operanti in Campania, attraverso la creazione di un incubatore per le imprese che formeranno il distretto regionale campano delle pelli».
Imperiale precisa quello che sarò l’iter del programma riassumibile con l’espressione ‘dalla Concia alla Moda’: «Si tratta di realizzare un vero e proprio programma di sviluppo industriale regionale per una filiera strategica. Partiremo dal distretto di Solofra, ma sarà un progetto a beneficio della intera Campania, un esempio per il Sud. L’industria conciaria si occupa della trasformazione di uno scarto dell’industria della carne in un prodotto industriale adatto ad essere valorizzato nella produzione di articoli in pelle».
Alla Stazione Sperimentale campana fa riferimento per la ricerca anche il sistema pelle di Vicenza
Istituita a Napoli per Regio Decreto nel 1885, la Stazione Sperimentale è oggi una eccellenza Italiana nel settore delle pelli e del cuoio, perché riunisce in un Organismo Pubblico di Ricerca Nazionale le Camere di Commercio di Napoli, Pisa e Vicenza, quali organismi rappresentativi dei principali distretti conciari italiani. La Stazione Sperimentale si pone come ponte tra le varie componenti della filiera strategica.
Oggi è il motore del Politecnico del cuoio, un programma nazionale finalizzato a consolidare, sviluppare e divulgare la cultura tecnica del cuoio al fine di rafforzare il capitale umano per favorire la competitività del sistema produttivo conciario e contribuire all’innovazione della filiera pelle italiana in collaborazione con imprese, università, organismi di ricerca scientifica e tecnologica, enti locali, associazioni di categoria e sistema scolastico e formativo.