Il Ministro per i beni e le attività culturali, Alberto Bonisoli, ha sancito ufficialmente la nascita di una Commissione di studio per politiche pubbliche a favore della moda italiana chiamata a studiare cosa può essere fatto per rendere la moda patrimonio culturale italiano. La Commissione, che avrà sede presso il Ministero stesso, sarà presieduta da Barbara Trebitsch, direttore dei programmi accademici presso l’Accademia di Costume e Moda di Roma, e sarà composta, oltre che da un rappresentante del Mise, da figure di indiscutibile rilevanza nel mon della moda italiana.
La Commissione sarà chiamata ad analizzare informazioni, esperienze, competenze tecniche e progettuali, prodotti, eventi e pubblicazioni a testimonianza della specificità del settore della moda e terminerà i suoi lavori entro il prossimo 30 maggio. Il progetto era stato anticipato lo scorso ottobre in occasione dell’ultima edizione del Fashion Graduate Italia, alla quale aveva partecipato il Ministro Bonisoli.
Un secondo gruppo di lavoro si occuperà di studiare come ordinare la formazione dei giovani
In quell’occasione il Ministro aveva spiegato che sarebbero stati attivati “due gruppi su impulso del mio ministero”.
Il primo, aveva detto Alberto Bonisoli: «riguarderà il patrimonio culturale della moda italiana e si occuperà di tutelarlo, proteggerlo, valorizzarlo. Non voglio dire a chi si siederà al tavolo ‘disegnatemi un museo della moda’, ma chiedere ai vari attori presenti come sia possibile rendere disponibile questo patrimonio e le possibilità sono diverse: fare un museo o vari musei o immaginare anche forme diverse come un museo digitale, visto che la moda produce conoscenza a livello continuo». Il secondo gruppo di lavoro promesso dal Ministro Bonisoli si dovrebbe occupare invece della formazione dei giovani da avviare alle attività legate al mondo della moda.