Sulla base di una indagine europea Zalando rafforza il suo strumento per la moda di seconda mano
La moda di seconda mano piace ai consumatori italiani tanto che oltre il 50% dei consumatori richiede alle aziende di offrire opzioni di moda di seconda mano per essere aiutato ad agire in modo più sostenibile. A tracciare il quadro è Zalando che pubblica il report “It Takes Two”.
Secondo l’indagine, a livello europeo il bisogno di una moda più sostenibile spicca in particolar modo tra i consumatori più giovani e più del 90% di quelli di età compresa tra 18 e 24 anni (la cosiddetta Generazione Z) afferma che le aziende hanno la responsabilità di proteggere l’ambiente e avere un impatto sociale positivo.
Molti di questi consumatori desiderano che le proprie decisioni in materia di moda riflettano i propri valori, inclusi gli acquisti di seconda mano, il riciclo e la riparazione. Dal report emerge inoltre che i due terzi dei consumatori di moda, a livello europeo, ritengono che la sostenibilità sia diventata più importante per loro dall’inizio della pandemia e una percentuale simile si sentirebbe propensa a ‘boicottare’ un brand che non riesce a fare la sua parte in termini di protezione del pianeta.
Dal report emergono dieci consigli per le aziende ad iniziare dall’inclusione dei clienti nel percorso di trasparenza e dalla necessità di creare standard di sostenibilità a livello di settore, basati su un linguaggio comune e sia facile da capire.
Si suggerisce poi di condividere la propria mission con i propri clienti durante l’intero processo e di comunicare l’intera gamma di opzioni sostenibili disponibili in ogni fase. Viene consigliato di gestire le scorte in eccesso con efficienza, di evidenziare i vantaggi dei prodotti di qualità, di offrire ai clienti modelli di comportamento credibili mostrando i percorsi verso la sostenibilità di persone affabili.
Completano il decalogo la circolarità nell’intero ciclo di vita del prodotto, investire nell’usato e aiutare i clienti a prendersi cura e riparare i propri capi.