Un configuratore virtuale che permette oltre 8mila combinazioni per personalizzare la scarpa, scegliendo tra modelli, materiali, cuciture e colori, un avanzato software in grado di regalare l’emozione unica di veder apparire davanti ai propri occhi la scarpa così come la si desidera in ogni singolo dettaglio. È questa la nuova proposta di Cuoio di Toscana, il consorzio leader nella produzione di cuoio da suola con quote di mercato pari al 98% di quello italiano e oltre l’80% di quello europeo.
Il Consorzio torna a Pitti Immagine con questo nuovo progetto a sostegno dell’alto artigianato italiano e presenterà una capsule collection di calzature totalmente personalizzabili, dieci creazioni sviluppate da Mario Bemer in esclusiva per permettere agli invitati di sperimentare in prima persona il configuratore. La collaborazione tra Cuoio di Toscana e Mario Bemer nasce proprio in occasione della registrazione del cortometraggio “Cinque”, fashion movie per la regia di To Guys e ideato da Michele Pecchioli di Aria Adv, presentato lo scorso ottobre alla Festa del Cinema di Roma e dedicato ai diversi mondi artigianali del Made in Italy, interpretati come cinque luoghi della mente e del saper fare.
Il progetto intende valorizzare tutto l’artigianato tradizionale italiano
«La capsule collection con Mario Bemer – dichiara il presidente di Cuoio di Toscana Antonio Quirici – rappresenta la naturale prosecuzione di “Cinque”, all’interno di un progetto più ampio, che è quello di valorizzare la tradizione artigiana italiana e le eccellenze del nostro territorio, mettendo sotto i riflettori quello che normalmente si cela nei fashion show: dietro le scarpe e la moda prodotta dai più grandi stilisti al mondo, c’è un lavoro artigianale rimasto immutato nei secoli. Oggi c’è molta più attenzione ai processi produttivi che portano alla realizzazione di un capo, c’è una costante ricerca della qualità. In questa collezione a firma Bemer e Cuoio di Toscana, la materia prima di altissimo livello si sposa con il massimo grado della tecnica: una collaborazione che racconta un territorio e una storia di cui siamo orgogliosi».