Un rapporto le definisce ‘repliche non autorizzate’, ma è contraffazione veicolata via Instagram
Il rapporto annuale elaborato dalla “Homeland security”, per conto della presidenza degli Stati Uniti, colloca quattro categorie diverse di beni di lusso personali nei primi quattro posti delle categorie di prodotto più falsificate sul mercato americano.
I dati sono ufficiali e riferiti al 2018: in cima alla classifica dei sequestri attuati dalla stessa “Hsi-Homeland security investigation” e dal “Cbp-Custom and border protection” risultano essere le ‘repliche non autorizzate’, cioè la contraffazione, di accessori e capi d’abbigliamento con oltre 6 mila confische, cioè il 18% del totale tra quelle realizzate. Al secondo posto, con 4.728 provvedimenti con un peso specifico del 14%, ci sono le calzature, ovviamente le più diffuse al mondo, cioè le snakers sportive soprattutto Adidas e Nike. Seguono orologi e gioielli con 4.231 interventi (13%) e qui i più contraffatti sono i modelli Rolex. Infine al quarto posto, a quota 3.593 (11%) sequestri, troviamo le borse e la piccola pelletteria: confermando la tendenza mondiale, Gucci, Louis Vuitton e Michael Kors sono i brand più imitati.
Instagram
è un terreno fertile per i prodotti di moda contraffatti. A
sottoscriverlo è il rapporto annuale elaborato dalla Homeland
security raccolto in una ricerca, la “Instagram and counterfeiting
in 2019: new features, old problems” elaborata dall’italiana
Ghost
data.
Lo
studio
indica come quasi il 20% dei post analizzati è dedicato a prodotti
contraffatti o illeciti. Inoltre sono stati scoperti oltre 50 mila
account dedicati al malaffare, quota cresciuta del 171% rispetto
all’analisi del 2016, a causa dell’arrivo delle story. A essere
prese di mira dai contraffattori più di ogni altro sono Louis
Vuitton (21,03%), Chanel
(19,37%) e Gucci
(14,32%), seguite a distanza da Nike (5,64%), Fendi
(4,95%), Balenciaga
(4,82%) e Saint
Laurent
(4,74%).