La Commissione ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare del Parlamento europeo, a Bruxelles, ha approvato a larga maggioranza una risoluzione che esprime la necessità di una normativa più rigida sulla chiarezza delle etichette esplosa dopo il caso scoppiato nel 2013 della carne di cavallo spacciata per manzo in alcuni prodotti alimentari pronti surgelati.
I produttori si sono sempre opposti a questo orientamento sostenendo che gli approvvigionamenti delle materie prime utilizzate variano parecchio in virtù dei costi di mercato, e non sempre la lista degli ingredienti delle diverse ricette è così granitica nella sua composizione. Questo vorrebbe dire cambiare la stampa descrittiva sugli involucri contenitori dei loro prodotti praticamente ogni volta. Molto favorevoli invece le associazioni di consumatori: se per risparmiare viene utilizzata una carne diversa e meno pregiata rispetto a quella dichiarata è giusto saperlo. Se la raccomandazione della UE verrà correttamente recepita, i consumatori potranno contare su una maggiore trasparenza della filiera alimentare e fare veramente scelte consapevoli quando riempiranno il carrello al supermercato. Sarà il Comitato UE, che si riunirà in sessione plenaria a febbraio, che sarà chiamato a ratificare definitivamente la risoluzione.