Produzione di energia rinnovabile e uso si sostanze da bioeconomia a lato dei binari per i treni
Il gruppo FS Italiane e Coldiretti hanno annunciato un’intesa che da un lato intende rafforzare “il ruolo della ferrovia come infrastruttura logistica strumentale e funzionale allo sviluppo sostenibile della filiera agroalimentare”; dall’altro s’impegna all’uso di sostanze ecologiche da bioeconomia circolare lungo i binari e all’uso di terreni lungo ferrovie e strade per la produzione di energia da fonti rinnovabili al posto dello sfruttamento dei terreni agricoli.
L’accordo prevede anche una serie di progetti per verificare la possibilità di utilizzare edifici dismessi, per esempio nelle piccole stazioni, per ospitare mercati dedicati agli agricoltori così come per fiere ed eventi. L’obiettivo dichiarato “è di mantenere efficienti i 17 mila chilometri della rete ferroviaria in modo ecologico e sicuro attraverso lo studio e il test di prodotti totalmente green, biodegradabili nel suolo che non generino residui nel terreno o nelle piante trattate”.
L’accordo raggiunto tra Coldiretti e FS si inserisce nel solco degli impegni presi per realizzare gli obiettivi di sostenibilità indicati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e con gli obiettivi europei delineati nei programmi Green Deal e Farm to Fork.
L’intesa prevede infine “lo studio di possibili soluzioni logistiche integrate per le filiere agro alimentari, soprattutto verso la Germania” per facilitare l’export di prodotti Made in Italy così come soluzioni infrastrutturali al servizio della logistica agroalimentare nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza oltre a possibili accordi di fornitura di prodotti agroalimentari per le aziende.
«L’accordo – ha affermato Luigi Ferraris, AD del Gruppo FS – è un esempio della collaborazione che il Gruppo Fs Italiane sta implementando con vari stakeholder che sono protagonisti, insieme a noi, nel percorso verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile del Gruppo per il nostro Paese».