Per alcuni comparti che avevano finora subito gli effetti di una situazione congiunturale fortemente sfavorevole, nei dati diffusi dall’Ismea sembra profilarsi un quadro di lento ma graduale miglioramento. Il riferimento è ad alcuni prodotti del lattiero-caseario ed in particolare al burro che questa settimana, secondo i dati Ismea, ha fatto registrare un andamento positivo dei prezzi anche sui mercati italiani, oltre che su diverse piazze europee. Il dato risulta essere un conseguenza anche della minore pressione dell’offerta internazionale attesa soprattutto nell’area oceanica, dove i problemi di siccità stanno condizionando la produzione degli allevamenti.
La situazione sembra migliorare sul lato della domanda, con la Cina che nel 2014 ha incrementato le importazioni di burro di un eloquente +54%. Aumenti anche per l’export in Medio Oriente, Marocco ed Egitto. In generale il burro italiano fa segnato un +17% complessivo nell’ultima annata. Al contrario del burro, le esportazioni Ue di formaggi chiudono con un pesante -8% e con un crollo del -48% in Russia. Sui mercati italiani, Parmigiano reggiano e Grana padano mantengono nel frattempo un andamento stazionario che dovrebbe proseguire anche in occasione delle prossime sessioni di mercato. Prezzo decisamente in crescita, con valori prossimi ad 1 euro/litro, per il latte ovi-caprino a causa di una generale carenza di offerta.