Il Consiglio Regionale ha approvato (con 47 voti a favore, 2 astenuti e 1 contrario) l’adozione del Piano Operativo Regionale del Programma di Sviluppo Rurale per il Veneto 2014/2020 proposto dalla Giunta, che verrà ora inviato a Bruxelles dove la Commissione Europea avrà sei mesi di tempo per le sue osservazioni. La nuova programmazione prevede complessivamente un miliardo e 184 milioni di risorse da destinare al settore primario, mettendo in sinergia i 510 milioni assegnati al Veneto dal Fondo agricolo dell’Unione europea per lo sviluppo rurale, i 471 milioni cofinanziati dallo Stato e i 202 milioni della Regione Veneto.
Il piano stabilisce obiettivi e strategie di investimento, individuando una ‘rosa’ di 44 misure finalizzate a finanziare azioni e programmi di qualificazione e innovazione del settore primario e dell’ambiente, per potenziare la reddittività delle aziende agricole, promuovere l’organizzazione della filiera alimentare, ripristinare e valorizzare gli ecosistemi agricoli, incentivare l’uso efficiente delle risorse, per la riduzione della povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali. Un terzo delle risorse (pari a 385,5 milioni nei sette anni) sarà destinato a migliorare la redditività delle imprese agricole, altri 416 milioni andranno a interventi di sostegno per l’agricoltura di montagna, 360 milioni sono riservati ad obiettivi agroclimatico ambientali, 132 milioni alla competitività delle filiere agroalimentari, 100 milioni per la nuova imprenditorialità giovanile e 74 milioni di euro per iniziative di sviluppo di due aree ‘fragili’ del Veneto, la montagna e il Basso Veneto.
Approvato il PSR del Veneto: semplificazione e fiducia ai giovani
Il nuovo PSR non consentirà più interventi a pioggia e concentrerà le risorse sulle imprese, destinando circa 800 milioni al sostegno dell’imprenditoria privata. Il piano contiene, inoltre, un meccanismo di valutazione dei risultati nel corso del piano di finanziamento: il 6 per cento dei fondi, infatti, sarà erogato solo post verifica, nel 2018, dei risultati conseguiti.
L’assessore alle politiche agricole Franco Manzato ha ricordato che «la nuova programmazione è nata sotto il segno della partecipazione e del contributo di tutto il sistema rurale regionale. Il testo è infatti il frutto di un articolato percorso condiviso con il Tavolo di partenariato regionale, iniziato nel giugno del 2013. Rispetto alla passata programmazione – ha aggiunto Manzato – i finanziamenti destinati alle aziende private passano da 480 a 800 milioni. 150 milioni li destiniamo ai giovani per avviare almeno altre 2000 aziende under 40. Un focus particolare riguarda la montagna, alla quale è stato garantito oltre il 35 per cento delle risorse, che equivale al valore di 417 milioni di euro. Abbiamo ridotto il numero delle Misure da 132 a 44, eliminato i finanziamenti a pioggia e semplificato il testo, ridotto ad un terzo rispetto al precedente, e le norme».