Le cifre statistiche sull’andamento del mercato nel 2013 rilasciati a fine febbraio da Federalimentare sul periodo Gennaio/Novembre 2013 dicono che la flessione delle vendite nel mercato italiano è del -2,1%, mentre l’export continua a crescere senza soluzione di continuità e realizza un +7,1% complessivo. Un aumento che si articola sia nei paesi storici di sbocco come Europa (+4,9%) e Stati Uniti (+5,4%), sia nei nuovi mercati come Russia (+21,3%), Cina (+9,7%), Hong Kong (+13,7%), India (+10,5%), Brasile (+7,2%), Sud Africa (+20,5%).
La fondamentale importanza dell’export sarà al centro di Cibus, a Parma dal 5 all’8 maggio, che si rinnova “trasformando il tradizionale Salone Internazionale in una fiera multicanale, aperta a tutta la filiera alimentare, sia produttiva che distributiva. Un’evoluzione dettata dal mercato, ma anche dall’imminente evento internazionale Expo 2015”. Lo sviluppo di Cibus 2014 – spiega in un comunicato Fiera di Parma – porta ad una offerta flessibile che vedrà le grandi aziende alimentari a fianco delle piccole e medie, le catene distributive estere ed italiane assieme al commercio al dettaglio e ai duty free, le grandi brand del made in Italy vicino alle eccellenze e alle nicchie come il biologico ed il gluten free, la ristorazione tradizionale accanto alla ristorazione travel e organizzata. L’imperativo è, ancora una volta aumentare l’export del food made in Italy, ma cercare anche di rivitalizzare il mercato interno”.
Cibus 2014: l’offerta dei piccoli produttori per i buyers esteri
A Cibus 2014, grazie ad un forte investimento nell’incoming, sono attesi oltre 1.000 buyers esteri provenienti dai principali mercati americani, sudamericani, europei, mediorientali, arabi, e soprattutto asiatici. Un’attenzione particolare sarà riservata ai Paesi del mercato del Sud Est Asiatico, grazie anche al grande successo dell’iniziativa congiunta Cibus/Anuga-Fiera di Colonia che ha portato nel 2013 cento aziende italiane alla fiera “Thaifex” di Bangkok, una esperienza che conterà su un raddoppio degli espositori Italiani nel 2014. La collaborazione tra Fiere di Parma e Fiera di Colonia si è mostrata così efficace che si progetta di intervenire in Cina, a Pechino, con lo stesso format di collettiva co-gestita dai due enti fieristici.
L’export non dovrà essere esclusiva delle grandi aziende alimentari, ma dovrà coinvolgere anche le medie e le piccole imprese. In questo contesto si inquadra la nuova area “Italian Region B2B” organizzata a Cibus 2014 dove le Pmi delle Regioni, che producono i sapori tipici italiani, potranno valorizzare le loro produzioni agli occhi degli importatori esteri alla ricerca di specialità di ‘fine food’. “Siamo riusciti a proporre a produttori e distributori una edizione di Cibus rinnovata e sempre più confacente alle esigenze dei mercati – spiega Elda Ghiretti, Cibus Brand Manager – ottenendo un’ottima risposta tanto che abbiamo già occupato tutti i 130 mila metri lordi di superficie disponibile e abbiamo numerosi espositori in lista d’attesa”.