La Commissione Agricoltura del Consiglio Regionale del Veneto ha approvato le condizioni e le priorità per l’accesso ai benefici relativamente alle misure 123 e 133 dell’Asse 1 del Programma di sviluppo rurale. Si tratta delle misure relative all’accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli ed alle attività di informazione e promozione.
La misura 123, destinata alle imprese di trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, è finalizzata ad assicurare una continuità nel processo di ammodernamento ed a favorire l’introduzione dell’innovazione nelle imprese, con particolare riguardo alle produzioni a qualità certificata e ad elevata tipicità. Un ulteriore obiettivo della misura è quello di promuovere un’efficiente organizzazione dell’offerta attraverso il potenziamento dell’integrazione tra i diversi segmenti delle filiere produttive locali. La misura 133, invece, prevede il finanziamento di progetti di promozione e informazione di prodotti agricoli proposti da soggetti a carattere associativo, come cooperative e consorzi di tutela e si articola in una serie di azioni ed iniziative orientate all’incentivazione di attività di informazione ai consumatori, di promozione dei prodotti agricoli e dei prodotti alimentari di qualità ottenuti nel territorio regionale al fine di incrementarne e valorizzarne gli aspetti economici e commerciali.
Dalla Regione: valorizzazione dei prodotti di pregio
L’importo complessivo per i due bandi è pari 34 milioni di euro, 30 per il primo e 4 per il secondo, che provengono dalle risorse residue del PSR 2007-2013 e dalle disponibilità del PSR 2014-2020 . i due provvedimenti puntano ad una valorizzazione della produzione locale, cercando di rendere più competitive le aziende e razionalizzare la filiera produttiva. In particolare, i settori che si intendono incentivare con la misura 133 sono il lattiero-caseario, il vitivinicolo e gli altri settori e sistemi di qualità riconosciuti a livello europeo, la cui incentivazione può avere influssi positivi sull’intera economia territoriale.
Rispetto a quella che era stata la proposta della Giunta regionale, la Commissione Agricoltura ha accentuato gli aspetti legati all’integrazione, esaltando le forme di associazione e cooperazione, l’unico modo per garantire ai prodotti locali di qualità più forza per proporsi sui mercati non solo interni, ma anche e, soprattutto, esteri. Due misure, quindi, di enorme importanza per il settore primario veneto e per l’intera economia regionale se è vero, com’è vero, che le produzioni tipiche possono rappresentare un volano di sviluppo per l’intera economia locale.