Un 29enne di Arzachena era diventato ‘produttore’ e commerciante di preziose bottiglie di champagne d’annata delle migliori marche. Ma le etichette erano tutte e rigorosamente false! Un commercio che, grazie ad internet, ormai permetteva all’intraprendente giovanotto di spedire le sue bottiglie in tutto il mondo. Fino ad insospettire il gruppo Moet Hennessy, la società titolare del marchio Moet & Chandon, che ha assoldato un investigatore privato in Francia. Questi, collaborando con l’arma dei Carabinieri è arrivato ricostruire il meccanismo della contraffazione.
Il 29enne comprava importanti quantitativi di champagne di annate recenti e qualità normale, con una spesa non superiore ai 400 euro la bottiglia. Con le scorte accantonate, sfruttando un laboratorio casalingo, riempiva altre bottiglie che aveva appositamente preparato con etichettature, contraffate, di champagne d’alta qualità e, soprattutto, di epoca di solito risalente alla prima metà del novecento. In questo modo nella cittadina della Costa Smeralda, l’intraprendente giovanotto era stato in grado di disporre di una ‘cantina’ di valore elevatissimo, con pezzi che potevano essere stimati anche in 20.000 euro la bottiglia. Tramite internet poi vendeva tutti i tipi di champagne in tutto il mondo.
In questo commercio, però, l’uomo è incappato in un acquirente di New York, collezionista ed esperto di champagne, ha compreso che alcune bottiglie da lui acquistate e risalenti, secondo le etichette, ad annate importanti, contenevano un prodotto evidentemente non corrispondente a quello originale. A partire da questa segnalazione, l’intervento dei Carabinieri ha permesso di porre sottpo sequestro decine di bottiglie di varie taglie e marche già pronte per essere vendute, scatole di bottiglie stivate per essere contraffatte, un mini-compressore per ossigenare lo champagne e, soprattutto, centinaia di etichette di champagne falsificate con grande perizia, tanto da essere praticamente indistinguibili da quelle originali.