Il ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, ha annunciato un decreto legge del Consiglio dei ministri per consentire il trasferimento a livello interregionale dei diritti di reimpianto in portafoglio, a partire da gennaio 2015 e fino a dicembre 2015, così correggendo l’esito della Conferenza Stato-Regioni del novembre scorso. In quell’occasione, l’opposizione di Marche, Abruzzo, Molise e Puglia aveva limitato il trasferimento dei diritti all’interno dei confini regionali. Ricordiamo che dal primo gennaio 2016, la normativa europea impedirà la commercializzazione o la cessione dei diritti. La stima è pari a 45 mila ettari, il 7% circa della superficie vitata italiana.
La possibilità per i produttori di muoversi su tutto il territorio nazionale per trovare i vigneti necessari ai propri investimenti e alla propria crescita dovrà ora essere regolamentata visto che l’Ue concede una crescita annua di solo l’1% della superficie complessiva (tra 6.500 e 7 mila ettari). E sarà necessario monitorare l’andamento dei prezzi, e con esso gli eventuali casi di speculazione. Come ha osservato Domenico Zonin, presidente di Uiv: «Acquistare un diritto oggi significa mantenere forte il nostro vigneto domani, lasciandolo alle prossime generazioni, competitivo e in buona salute economica».