Il Veneto regione libera da OGM: questo l’obiettivo del progetto di legge presentato dal consigliere regionale Nicola Finco (Lega Nord) con il quale si disciplina la presenza di OGM su tutto il territorio veneto. “Oggi – ha detto Finco – il 60% dei prodotti venduti nei supermercati può contenere elementi transgenici, e tutto ciò avviene all’insaputa del consumatore. E’ probabilmente anche per questi dubbi che, nel 2010, gli acquisti nei mercati del contadino sono aumentati del 28%, e che la rete di vendita diretta è sempre più radicata sul nostro territorio”.
Il capogruppo della Lega, Federico Caner, ha sottolineato che “il 7 ottobre 2010, le Regioni hanno deciso all’unanimità che l’Italia debba essere un Paese libero da OGM, chiedendo al Ministro Galan di attivare a Bruxelles la Clausola di Salvaguardia per impedire almeno le colture di mais e patata transgenici. A distanza di 6 mesi, l’atto richiesto non è stato compiuto. Il Veneto, vista la potestà delle Regioni in materia di Agricoltura riconosciuta dalla Costituzione, potrà quindi decidere di proteggere consumatori e aziende con una propria legge di tutela”.
Il progetto di legge definisce il prodotto OGM, legittimato solo in ambienti isolati ed autorizzati ai fini della ricerca scientifica. Vieta nell’intero territorio regionale la coltivazione, la produzione di beni agricoli o alimentari con componenti geneticamente modificati, e l’allevamento di capi con mangimi OGM. Verrà istituito un contrassegno regionale triennale di “prodotto non-OGM” e sarà composto un organismo di controllo, il Comitato per la Tutela dall’impiego di OGM, formato da 5 esperti che potrà svolgere anche verifiche a campione.
Soddisfazione per il disegno di legge presentato è stata espressa dalla coalizione “Veneto libero dagli OGM” composta da Federconsumatori, Vas-Verdi Ambiente e Società, Legambiente, CNA Alimentare, Cia, Confartigianato, Slow Food, Unci-Coldiretti, WWF: “sollecitiamo tutta la classe politica regionale ad intraprendere una condivisione trasversale della proposta di legge presentata oggi a Palazzo Ferro Fini”.
Per parte sua, Giorgio Piazza presidente di Coldiretti Veneto, ha dichiarato: “Il Veneto risponde in maniera forte all’indomani dell’ennesimo annuncio da parte del leader del gruppo di Agricoltori Federati che minaccia la semina di mais transgenico nelle terre del vicino Friuli”. “I nostri agricoltori sono già pronti all’etichettatura volontaria dei loro prodotti, orientamento che Coldiretti sostiene quale soluzione concreta per una valorizzazione della già alta qualità di tutto il patrimonio enogastronomico regionale”.