Una tonnellata di cozze e vongole con etichette di confezionamento postdatate è stata sequestrata dai Carabinieri della Compagnia di Chioggia, in collaborazione con veterinari dell’Asl 14, in due aziende regolarmente operanti al servizio della marineria clodiense. Il sequestro, avvenuto in flagranza di reato, è stato commentato dall’assessore alla pesca e alla tutela del consumatore del Veneto, Franco Manzato, con queste parole: “Tolleranza zero, e anche meno, se possibile, contro chi lucra a spese dei consumatori, ingannandoli. Francamente spero che i personaggi coinvolti, se riconosciuti colpevoli, vengano puniti con doverosa severità e comunque messi nella condizione di cambiare mestiere. Il loro comportamento doloso – commenta ancora Manzato – provoca una serie di danni economici e psicologici a catena acquirenti fiduciosi e su chi lavora onestamente, faticando per pescare secondo le regole e operando in modo corretto per proporre il prodotto ai consumatori con tutte le garanzie. Mi piacerebbe che gli onesti chiedessero i danni a chi opera in maniera truffaldina”.
“Noi difendiamo e valorizziamo i nostri prodotti, difendiamo chi lavora e poi qualcuno compromette un impegno comune che in questo caso riguarda un prodotto simbolo della nostra pesca e una categoria di operatori che di difficoltà ne sta incontrando fin troppe senza bisogno che qualcuno scarichi su di loro gli effetti delle proprie scorrettezze. Domani sarò a fianco dei pescatori, proprio a Chioggia, e ripeterò queste considerazioni, che devono diventare patrimonio civile di tutti, senza eccezioni e senza distinguo”.
“L’immagine della nostra produzione e il loro valore, che produce il reddito di chi lavora bene, è legata alla qualità non solo del prodotto, ma anche alla serietà con la quale viene lavorato e presentato. La qualità è responsabilità della filiera. E chi non ci sta – conclude l’assessore veneto Manzato – se ne esca e gli venga impedito di rientrare”.