«Abbiamo voluto mettere al centro dell’Assemblea di Fedagri il tema della legalità nell’agroalimentare, perché riteniamo non basti l’azione delle istituzioni e delle forze dell’ordine a contrastare fenomeni quali la concorrenza sleale, il lavoro nero e la contraffazione, ma è necessario che ognuno di noi prenda coscienza che, per ridurre sensibilmente gli spazi della criminalità organizzata, occorre una costante e capillare azione di denuncia».
Lo ha dichiarato il presidente di Fedagri, Giorgio Mercuri, introducendo il focus “A tavola con la legalità” svoltosi a Roma in Palazzo della Cooperazione, alla presenza del Ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina. «Ogni cittadino – ha proseguito Mercuri – deve sentirsi responsabile rispetto all’illegalità crescente. Il mondo cooperativo di Fedagri combatte ogni giorno queste forme di illegalità attraverso i propri dirigenti e dimostrando come è possibile fare impresa e stare sul mercato rispettando le regole».
Da parte sua, Martina ha ricordato come in alcuni territori sia proprio la mancanza di risposte da parte delle istituzioni e la carenza di un rapporto tra queste e le imprese ad aprire la porta alle infiltrazioni mafiose e all’illegalità. È ora necessario una dialogo aperto e un cambiamento nel rapporto tra mondo agricolo e istituzioni.
Federagri e la legalità: il continuo aumento dei falsi sul mercato
Michele Prestipino Giarritta, Procuratore aggiunto del tribunale di Roma, ha approfondito il tema di come la criminalità si sia inserita nelle imprese operanti nel settore agricolo, del commercio e della ristorazione. Davide Pati, responsabile dei beni confiscati dell’associazione Libera, ha tracciato il lavoro fatto negli ultimi anni da Libera attraverso la creazione di cooperative che utilizzano i terreni confiscati alla mafia. La cooperativa romana Coraggio presente all’iniziativa, ha testimoniato con la sua storia come i giovani possano concretamente trovare forme di impiego mettendo a frutto in maniera responsabile i terreni demaniali liberi. Il responsabile del comando carabinieri Politiche agricole e alimentari, comandante Maurizio Delli Santi, ha presentato un resoconto dell’attività, che ha visto il numero dei sequestri delle etichette contraffatte passare da 600 mila nel 2012 a 3 milioni nel 2013. Per completare la protezione dei nostri prodotti – conclude Fedagri – è necessaria ora una maggiore sensibilizzazione delle agenzie internazionali.