«La Task Force italiana Liberi da OGM – della quale l’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica (AIAB) fa parte – chiede al ministro dell’Ambiente Clini di ribadire in sede europea la decisa opposizione dell’Italia alla coltivazione di colture transegeniche in UE e quindi di bocciare le richieste di autorizzazione per nuove varietà di mais OGM». È l’appello del presidente nazionale della AIAB, Alessandro Triantafyllidis, in occasione della partecipazione del ministro dell’Ambiente Clini al Comitato Permanente per la Catena Alimentare e la Salute Animale dell’UE (SCFCAH).
Il Comitato dovrà esprimersi sulle nuove richieste di autorizzazione per la coltivazione nell’Unione Europea di due eventi transgenici di mais (GA21 e Mon88017). «Le autorizzazioni in discussione – conclude il presidente Triantafyllidis – sono particolarmente allarmanti, trattandosi di due varietà di mais OGM candidate a essere coltivate dagli agricoltori europei e caratterizzate da tolleranza a erbicidi. Elemento, quest’ultimo, che aggrava le nostre preoccupazioni sull’introduzione in ambiente e nella catena alimentare di organismi transgenici, visto che l’evidenza empirica e la letteratura scientifica hanno dimostrato gli impatti nocivi su sistemi ecologici e salute di colture con tali caratteristiche».
Il presidente dell’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica fa riferimento ai recenti studi sugli effetti nocivi degli erbicidi a base di glifosato, la cui esposizione è stata collegata a malformazioni dei nascituri, cancro e malattie neurologiche (tra cui il Parkinson). Il glifosato potrebbe inoltre alterare il sistema endocrino interferendo con il nostro equilibrio ormonale ed avere un impatto negativo sulle acque dolci superficiali e sotterranee, con il rischio di contaminazione dell’acqua potabile.