Giuseppe Conte ha garantito l’impegno del governo per i contributi di filiera all’agroalimentare
Confagricoltura nacque a Roma 1920, prima organizzazione degli agricoltori italiani diffusa su tutto il territorio: le celebrazioni del Centenario si sono svolte a Palazzo Colonna di Roma, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dei Ministri Teresa Bellanova e Stefano Patuanelli.
L’Italia, è stato ricordato nel corso degli interventi ufficiali, può fare affidamento su un solido sistema agroalimentare: gli associati a Confagricoltura costituiscono una componente essenziale, con le loro aziende collaborano oltre 520 mila lavoratori per 41 milioni di giornate lavoro.
Massimiliano Giansanti
presidente di Confagricoltura
Dopo i conflitti mondiali, le difficoltà furono superate grazie all’impegno rivolto all’aumento della produzione, per rispondere alla domanda dei consumatori. Con lo stesso impegno abbiamo risposto negli ultimi mesi alla sfida posta alla filiera agroalimentare a causa dell’emergenza sanitaria: continuare a produrre per rifornire i mercati e assicurare cibo agli italiani. Adesso è necessario dare supporto a queste imprese per metterle nella condizione di continuare ad aumentare competitività e produzione. Crescere è un impegno difficile, per questo dobbiamo utilizzare al meglio le risorse importanti messe a disposizione dal governo italiano e dall’Unione europea.
Giuseppe Conte
Presidente del Consiglio
Nella stampa c’è un dibattito fuorviante, delle preoccupazioni infondate. Non siamo in ritardo con i tempi di presentazione del nostro piano: il governo sta già lavorando all’esame dei progetti, a partire proprio dal settore agricolo. Il nostro piano di resilienza è motore di sviluppo, soprattutto nel mezzogiorno, per ridurre il divario tecnologico e per dare contributi ad aree interne che più di altre stanno pagando i contraccolpi di questa fase e pensiamo anche a aiuti alle filiere agricole perché divengano protagoniste. Vi auguro che possiate contribuire ancora nel futuro alla crescita del Paese.