Tutela dei “soggetti più deboli” della filiera agroalimentare, semplificazione dei rapporti con la burocrazia e con la Pubblica amministrazione, interventi volti a favorire gli investimenti e l’ingresso di giovani imprenditori nel settore agricolo. Sono questi gli aspetti principali dell’azione del Governo in ambito agroalimentare, contenuti nel rapporto sui primi cento giorni dell’esecutivo Monti e pubblicato sul sito di Palazzo Chigi.
Nel capitolo del rapporto titolato “Equità”, per quanto attiene all’operato del Ministro Catania si evidenzia: «semplificazioni delle operazioni relative all’erogazione di aiuti e di contributi dell’Unione europea per le imprese del settore agricolo; possibilità per i produttori agricoli di vendere direttamente i propri prodotti in forma itinerante; semplificazione delle attività di movimentazione e di deposito di rifiuti aziendali con conseguente riduzione di oneri per le imprese».
Nel capitolo dedicato alle politiche di settore, si legge : «Il governo ha varato una serie di misure a tutela dell’agroalimentare. Interventi che sono finalizzati al rilancio degli investimenti e ad una maggiore solidità finanziaria delle aziende agricole. In particolare per difendere i soggetti più deboli della filiera è stato introdotto l’obbligo della forma scritta per i contratti che hanno oggetto la cessione di beni agricoli ed alimentari; è stato fissato il termine di pagamento a 60 giorni per la vendita di prodotti alimentari non deteriorabili e ridotto a 30 giorni per i prodotti alimentari deteriorabili. Per chi non rispetta queste norme sono state introdotte sanzioni amministrative fino ad un massimo di 500mila euro.