Una famiglia su tre troverà questo Natale sotto l’albero un cesto tradizionale pieno di prodotti enogastronomici tipici: la novità di quest’anno sembra essere il ‘fai da te’, la personalizzazione con prodotti curiosi, innovativi o che rispondono alla specifiche passioni e tendenze, dal green al biodiverso, fino a quello del contadino. Lo sostiene l’indagine Coldiretti/ixe’ secondo la quale nelle ceste così composte ciascuno troverà dolci (60%), il vino/spumante (58%), la frutta secca a pari merito con le lenticchie (43%) ed i salumi (42%).
La stima dei consumi per queste feste di fine 2015 fatta da Coldiretti prevede: cento milioni di chili tra pandori e panettoni, cinquanta milioni di bottiglie di spumante, ventimila tonnellate di pasta, 6,5 milioni di chili tra cotechini e zamponi, 800 mila capponi, 500 mila tacchinelle e 500 mila faraone. Oltre naturalmente ad adeguati quantitativi di frutta secca, pane, carne, salumi, formaggi e dolci. ‘Storico’ il ritorno al ‘fai da te’ casalingo per i cenoni del periodo festivo, secondo uno stile che non si registrava da oltre cinquanta anni. Il ritorno in cucina spinge anche verso una scelta attenta degli ingredienti, con il risultato di un vero boom degli acquisti nelle fattorie o nei mercatini degli agricoltori.