La Commissione Parlamentare di Inchiesta sui Fenomeni della Contraffazione e Pirateria in Campo Commerciale ha incontrato a Roma nel corso di un’audizione i due Consorzi del Prosciutto quello di Parma e quello di San Daniele. Ai commissari sono state illustrate le principali metodologie di contrasto attualmente adottate dai Consorzi a protezione della denominazione e del marchio e per la repressione delle frodi.
La contraffazione è un fenomeno complesso che sta acquistando un’importanza sempre maggiore per il forte impatto economico. I prodotti con marchi e denominazioni rinomate sono costretti a fronteggiare il problema ogni giorno e su tutti i mercati del mondo investendo una parte importante delle proprie risorse. Negli Stati Uniti ad esempio il marchio Parma era stato registrato da un operatore commerciale americano e il Consorzio, una volta aperto il mercato, per poter utilizzare la propria Dop in modo esclusivo, ha dovuto acquistare il marchio dal titolare. In Canada si è verificata la stessa situazione, ma il Consorzio non è mai riuscito ad acquistare il marchio.
L’incontro con la Commissione ha permesso di mettere in luce anche alcuni aspetti legislativi: è emerso infatti che la normativa in vigore in Italia, peraltro una delle più avanzate, necessita di una riorganizzazione e parziale integrazione del complesso normativo. Analogo discorso si può estendere a livello comunitario, mentre per quanto riguarda i Paesi terzi, la priorità rimane quella di rafforzare la tutela delle Indicazioni Geografiche a livello di accordi TRIPs in sede WTO.
In merito alle attività di vigilanza a livello nazionale, è stato raccomandato di prevedere nuove procedure di coordinamento di tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti nell’attività di vigilanza. A livello comunitario sarà necessario individuare le autorità competenti alla repressione delle frodi nonché le procedure e le sanzioni a esse connesse.