Annata disastrosa quella del 2014 per l’olio italiano. Tra le principali cause, la mosca olearia, un fenomeno che, stando alla previsione del climatologo Giampiero Maracchi, presidente dell’Accademia dei Georgofili, sembra purtroppo destinato a ripetersi in futuro.
Il problema, ha spiegato Maracchi, è lo spostamento verso nord dell’Anticiclone delle Azzorre, con conseguente aumento delle piogge. «Se l’estate diventa umida – ha continuato – la mosca naturalmente è un’insidia da temere. Quindi non si può dire se succederà questa estate, perché le previsioni stagionali hanno una bassissima attendibilità, ma certamente risuccederà in certi anni». Per questo, spiegano gli esperti, è necessaria una maggiore tutela del Made In Italy: alla difesa in particolare dell’olio extravergine di oliva mira l’accordo tra il Corpo Forestale dello Stato e PromoFirenze, storico laboratorio della Camera di Commercio fiorentina. L’invito per i consumatori è di affidarsi ai propri sensi, come spiega la dottoressa Marzia Migliorini del laboratorio di Promofirenze: «Una volta stabilito che l’olio non deve avere difetti – ha spiegato – ci dobbiamo far guidare da queste sensazioni. Un olio con caratteristiche amare e piccanti presenti, è senz’altro un olio che ha subito un processo di trasformazione di qualità».