Nel 2014, i migliori oli extravergine di oliva Dop e Igp d’Italia appartengono a Sicilia, Toscana e Calabria. È questo il verdetto della dodicesima edizione del Sirena d’Oro, concorso nazionale promosso dalla Città di Sorrento in collaborazione con FederDop Olio, Unaprol, Aifo e Associazione Oleum.
L’edizione 2014 del concorso è stata indetta in un’annata contraddistinta da una campagna olearia che in tutta Italia ha avuto rese molto inferiori rispetto alla media. Ciò nonostante le aziende iscritte al Premio sono state numerose: 165, di cui ammesse 157, in rappresentanza di 36 aree DOP e IGP.
Nella categoria fruttato intenso, la Sirena d’Oro è stata vinta dall’azienda agricola Terraliva di Frontino Giuseppina con la Dop Monti Iblei (sottozona Monti Lauro), in provincia di Siracusa. L’Igp Toscano, ammesso al premio per la prima volta nel 2013, si aggiudica la Sirena d’Oro nella categoria fruttato medio. L’olio vincitore è quello dell’azienda Oliviera Sant’Andrea di Giganti Enrico e Enzo. Prima classificata nella categoria fruttato leggero, e quindi Sirena d’Oro, l’azienda agricola Le Conche di Sposato Vincenzo con la Dop Bruzio (sottozona Crati).
La cerimonia di consegna delle “Sirene” alle aziende vincitrici si svolgerà il 2 maggio, a Sorrento, nell’ambito de “I Valori del Territorio”, evento di marketing territoriale in cui gli oli Dop e Igp saranno protagonisti di percorsi enogastronomici nel centro antico della città costiera.
La Sirena d’oro: la mappa Unaprol dei produttori nostrani
Il monitoraggio delle DOP effettuato dall’osservatorio economico di Unaprol rileva che rispetto a 43 oli a denominazione in Italia (42 Dop e 1 Igp), si sono costituiti 29 Consorzi di tutela. Di questi, 24 aderiscono a Federdop Olio (l’83%), comprensivi dell’Igp Toscano. Il campione di monitoraggio è rappresentato da 205 aziende, scelte dai consorzi fra le più rappresentative ed importanti. A livello nazionale le aziende olivicole individuali monitorate vedono nel coltivatore diretto la figura prevalente con il 42%, seguito dall’imprenditore agricolo professionale (IAP) con il 28%. L’età media del conduttore è di 51 anni, compresa fra i 43 anni dell’Italia Nord occidentale e i 56 dell’Italia insulare. I conduttori maschi gestiscono il 77% delle aziende olivicole che producono olio DOP. Il 46% dei conduttori intervistati possiede il titolo di scuola media superiore; il 23%, invece, una laurea. Il 76% delle superfici dedicate alla produzione di oli DOP è di proprietà del conduttore, mentre il 22% è in affitto e la quota residuale del 2% è ad uso gratuito. Il 38% del prodotto è venduto direttamente al consumatore; segue la vendita ai negozi specializzati e agli agriturismi (22%), il 19% viene collocato nel circuito della grande distribuzione. Il 14% delle vendite viene assorbito direttamente dai ristoratori sempre più attenti ad offrire una gamma più completa di oli ai propri clienti più esigenti. Al 7%, invece, le cessioni rivolte ai grossisti.