«L’Autorità europea per la sicurezza alimentare EFSA promuova uno studio sugli effetti delle particelle emesse da impianti altamente inquinanti come inceneritori e cementifici sulle colture dei campi agricoli limitrofi». Lo chiede Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, con un’interrogazione alla Commissione europea. «In alcune regioni molto industrializzate d’Europa, ad esempio nel Nord-Est italiano, sono frequenti le aree coltivate in prossimità di stabilimenti industriali altamente inquinanti. Penso ad esempio a impianti di incenerimento rifiuti, cementifici, fonderie di metalli, centrali elettriche a carbone o a pet coke». Secondo l’Eurodeputato, «i rischi di contaminazione per le colture e le produzioni alimentari limitrofe sono evidenti e preoccupanti».
Per questo Zanoni ha chiesto alla Commissione europea «di stabilire rigorosi criteri di distanze che debbano essere rispettate tra questi impianti e le aree coltivate. Il paradosso è che spesso si tratta di prodotti DOC, DOP e IGP, venduti quindi al consumatore finale come di qualità superiore». L’Eurodeputato ricorda l’importanza del settore gastronomico per l’Italia e il bisogno di difenderlo a tutti i costi. Già l’8 novembre 2011 in commissione Ambiente al Parlamento europeo, Zanoni aveva chiesto alla Direttrice EFSA uno studio sugli effetti dell’incenerimento di rifiuti su colture e allevamenti limitrofi. A preoccupare l’Eurodeputato, in particolare gli inceneritori di Brescia, Parma e della provincia di Ravenna. E poi ancora le alte emissioni inquinanti dei cementifici nel trevigiano e padovano.
«L’Unione europea storicamente si è data l’obiettivo di tutelare il diritto alla salute e all’informazione dei consumatori europei – conclude Andrea Zanoni – coerentemente alla normativa europea in materia, adesso l’Ue faccia il possibile affinché l’effettiva salubrità dei prodotti non venga compromessa“.