Una crescita record del +6% per i prodotti agroalimentari italiani di eccellenza Dop, Igp e Stg: il Rapporto 2017 di Ismea-Qualivita, giunto alla XV Edizione, fa salire a 15 miliardi il valore complessivo di questo patrimonio nazionale. E dal rapporto emerge anche che si rafforza il primato mondiale dell’Italia per numero di prodotti DOP IGP con ben 818 Indicazioni Geografiche registrate a livello europeo nel 2017.
I dati testimoniano una crescita dei consumi nella GDO del +5,6% per le vendite Food a peso fisso e del +1,8% per il Vino. Nel settore Food, Parma si conferma la provincia che maggiormente contribuisce al valore della produzione con 1,45 miliardi di euro (+28%), seguita anche per il 2016 da Modena (583 mln di euro, -6%). Da segnalare la crescita di Mantova che, con l’aumento del +81% in valore è la terza provincia italiana per impatto economico, con 437 milioni di euro. Seguono, nell’ordine, le province di Reggio nell’Emilia (409,3 milioni di euro), Brescia (327,4 milioni) e Udine (308,8 milioni).
Per il vino a dettar legge è il Veneto tra prosecco e produzioni veronesi
Nel comparto Wine, vince il sistema Prosecco e Verona si afferma come prima provincia con 392 milioni di euro di ritorno economico (del vino sfuso), cui seguono Treviso con 324 milioni di euro e Siena con 250 milioni di euro: si confermano così le prime tre province per impatto territoriale del 2015. Ancora province venete nelle posizioni successive con Vicenza (194 milioni) e Padova (166 milioni), che salgono rispettivamente di quattro e dieci posizioni nella graduatoria nazionale.
Sopra i cento milioni di euro anche le province di Udine e Belluno, mentre Lecce, la prima provincia del sud Italia, arriva a toccare appena i 42 milioni di euro di impatto economico del vino sfuso.