Un segno unico distintivo per tutto l’agroalimentare, utile per veicolare un’idea unitaria del Made in Italy dalle caratteristiche originali e dalla qualità d’eccellenza: questo è “The Extraordinary Italian Taste”, il logo, presentato all’Expo dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari Forestali. Verrà utilizzato nelle fiere internazionali, nelle attività di promozione all’interno dei punti vendita della grande distribuzione estera, nelle campagne di comunicazione e promozione in Tv, sui media tradizionali, su Internet e sui social media. Un marchio per la promozione del made in Italy agroalimentare sotto una bandiera unica, e per contrastare l’Italian sounding, vera spina nel fianco per il commercio estero.
Il segno unico è rappresentato da una bandiera italiana con tre onde che richiamano il concetto di crescita e di sviluppo, e dalla scritta “The Extraordinary Italian Taste”. Si inserisce nel più ampio piano straordinario di internazionalizzazione del made in Italy, messo a punto in collaborazione dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Ministero delle Politiche Agricole e dall’Ice, e ne costituisce uno degli aspetti più importanti. Il segno unico, proprio per le sue caratteristiche d’uso, non verrà apposto sui singoli prodotti. Verrà invece utilizzato nelle fiere, ad esempio, dove servirà a caratterizzare in modo univoco l’area espositiva dedicata all’Italia del cibo e del vino. Il marchio verrà utilizzato nel Padiglione del Vino e del Padiglione del Cibo ad Expo, proprio per cogliere l’occasione unica di visibilità offerta dall’evento di Milano.
L’agroalimentare italiano nel mondo ha un unico logo per farsi riconoscere
«Da oggi, l’agroalimentare italiano – ha spiegato il Ministro, Maurizio Martina – sarà più forte e più riconoscibile sui mercati internazionali. Finalmente abbiamo un segno distintivo unico che aiuterà consumatori e operatori a identificare subito le attività di promozione dei nostri prodotti. Partiamo da Expo Milano 2015 per sfruttare questa straordinaria occasione di visibilità e proseguiremo con le azioni previste dal nostro piano di internazionalizzazione sui mercati strategici. Nei prossimi tre anni investiremo oltre 70 milioni di euro per la promozione, imparando a fare squadra e a non disperdere in mille rivoli le risorse. Con il segno unico distintivo vogliamo fare un’operazione di riconoscibilità, creare un filo conduttore che leghi tutte le attività di promozione del vero prodotto italiano sullo scenario internazionale. Il nostro obiettivo è essere al fianco delle imprese che in questi anni hanno messo in campo energie, capacità di fare, passione, aziende che hanno consentito all’Italia di registrare una crescita del 70% dell’export agroalimentare negli ultimi 10 anni. Abbiamo chiuso il 2014 con 34,4 miliardi di euro, nel primo trimestre del 2015 siamo a oltre 8,7 miliardi di euro e il nostro obiettivo è arrivare a 36 miliardi a fine anno. Anche sfruttando bene l’Esposizione Universale di Milano possiamo farcela e puntare all’obiettivo di quota 50 miliardi di export nel 2020».